Misurare le emissioni di gas serra dal suolo, ecco il prototipo di AGRESTIC

All’interno del progetto LIFE AGRESTIC è in corso lo sviluppo e il collaudo di un prototipo per la misura delle emissioni di gas serra dal suolo, costituito da due stazioni per la misura dei gas serra (Ghg) dal suolo e da un’infrastruttura informatica per la gestione e l’elaborazione dei dati.
Verranno misurate emissioni di anidride carbonica (CO2), principalmente associate alla mineralizzazione della sostanza organica, e di protossido di azoto (N2O), un potente gas serra emesso soprattutto dai suoli agricoli a seguito dell’applicazione di azoto al suolo.
Utilizzare strumentazioni performanti e standardizzare la procedura di analisi dei dati permetterà di valutare il potenziale di mitigazione delle emissioni di Ghg dal suolo dei sistemi colturali innovativi rispetto a quelli tradizionali, testati nei campi dimostrativi di AGRESTIC.
A questo scopo sono state sviluppate con la ditta West Systems Srl due stazioni per la misura dei Ghg emessi dal suolo, da istallare in due dei tre siti dimostrativi del progetto: a Ravenna (Emilia-Romagna) e a Foggia (Puglia).

Come funzionano le stazioni Ghg

Le emissioni di Ghg vengono misurate dalle stazioni in entrambi i sistemi colturali con camere automatiche, che misurano in continuo il flusso di gas all’interfaccia suolo-aria.

Una delle camere automatiche della stazione Ghg

La strumentazione per l’analisi dei gas emessi è alloggiata in una cabina tecnica, posizionata vicino alle camere e contenente un analizzatore per la misura della concentrazione CO2 e di vapore d’acqua (H2O) e da un altro analizzatore per la misura di N2O.

emissioni gas serra
Stazione Ghg installata nel sito dimostrativo di Foggia

Le stazioni Ghg saranno in funzione per tre anni in entrambi i siti e permetterà di valutare il potenziale di mitigazione della rotazione innovativa.Nelle rotazioni innovative di AGRESTIC, la presenza di leguminose e il servizio di supporto alle decisioni permetteranno di ridurre gli apporti esterni di azoto, quali i fertilizzanti minerali, con un conseguente potenziale di riduzione delle emissioni di N2O. Infatti, l’utilizzo di leguminose come colture di copertura o in consociazione può potenzialmente diminuire le perdite di azoto dal sistema agricolo e incrementare l’apporto di sostanza organica al suolo aumentando il potenziale di sequestro di carbonio.

Come è fatta la stazione Ghg

Vista generale della stazione

La strumentazione della stazione di misura è alloggiata all’interno di uno shelter climatizzato, nel quale sono presenti il sistema di alimentazione e l’unità di controllo.
La stazione è alimentata dalla tensione di rete ed è
dotata di un sistema di backup a batteria che
consente alla stazione di funzionare per alcune ore
in assenza di alimentazione.

La stazione può effettuare misure di flusso in otto punti diversi su ciascuno dei quali è installata una camera di accumulo automatica.
Ogni camera di accumulo è dotata di sensori che misurano i parametri del suolo (umidità e temperatura). Tutti i dati relativi alle misure di flusso e parametri del suolo vengono salvati all’interno dell’unità di controllo ed inviati attraverso il sistema di telemetria al centro ricezione dati.

Camera d’accumulo aperta

Le misure di flusso vengono effettuate con le camere di accumulo collegate allo strumento
attraverso un doppio tubo (ingresso – uscita) lungo circa 15 metri ciascuno. Lo strumento seleziona automaticamente in sequenza la camera su cui effettuare la misura.
I dati vengono acquisiti e salvati all’interno dell’unità di controllo su di una scheda di memoria.

Misurare le emissioni di gas serra dal suolo, ecco il prototipo di AGRESTIC
- Ultima modifica: 2020-01-31T11:00:42+00:00
da Sara Vitali

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